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Il Regno Unito ha manifestato il suo interesse ad associarsi al Framework Programme 10, il prossimo programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea.

La dichiarazione viene dal nuovo governo laburista, relativamente filo-europeo, e rappresenta un segnale rassicurante per la comunità scientifica, suggerendo che il Regno Unito non intende abbandonare nuovamente i programmi dell'UE, come avvenuto dal 2021 al 2024 a causa della Brexit. 

Anche le organizzazioni scientifiche britanniche hanno accolto con favore questa dichiarazione come un segnale positivo da parte del governo. Dopo una lunga assenza, terminata quest'anno con la risoluzione delle divergenze sul Protocollo dell'Irlanda del Nord, i ricercatori britannici stanno cercando di recuperare il loro ruolo nei programmi dell'UE.

Il Regno Unito ha anche pubblicato un documento sulla possibilità di un significativo aumento del budget di FP10. Alcuni gruppi di ricerca e il recente rapporto sulla competitività hanno suggerito un raddoppio del budget a circa 200 miliardi di euro. L'accento sulla sicurezza è anche una risposta ai rischi che l'UE possa escludere i paesi non membri dalle call più sensibili, come già accaduto con alcune legate alle tecnologie quantistiche e spaziali.

Inoltre, il Regno Unito sostiene che i fondi debbano essere distribuiti in base all'eccellenza della ricerca, piuttosto che adottare un approccio redistributivo volto a favorire i paesi meno avanzati. UK si oppone anche all'espansione delle attività di investimento in equity del Consiglio europeo dell'Innovazione, poiché le aziende britanniche non possono accedere a questo fondo.

Con il suo nuovo documento, il Regno Unito sembra determinato a riaffermare il proprio ruolo nella comunità scientifica europea, promuovendo un approccio cooperativo e orientato all'eccellenza, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili per le sfide globali.

Area
Unione Europea